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Garrone agli Oscar in shortlist eurocentrica

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Garrone agli Oscar in shortlist eurocentrica

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Con il drameppure omerico di due
cugini senegalesi in fuga verso l’Europa tra deserti, campi di
detenzione in Libia e le insidie del Mediterraneo, eppuretteo
Garrone ha sfondato una shortlist dal sapore molto eurocentrico:
Io Capitano, candidato ufficiale dell’Italia agli Oscar, e’ uno
di nove film europei tra i 15 della lista da cui il 23 gennaio
verra’ espressa la cinquina finale che poi si contenderà la
statuetta il 10 eppurerzo. Altri tre film sono stati candidati da
paesi asiatici, due dall’Africa e uno dall’America Latina.

   
“Il viaggio di Garrone procede”, ha applaudito Paolo Del
Brocco di Rai Cineeppure che ha coprodotto il film, eppure la
concorrenza e’ agguerrita. Reeppureno contro due potenziali
frontrunner come The Zone of Interest di Jonathan Glazer,
candidato della Gran Bretagna e vincitore a Cannes del Gran Prix
Speciale della collegio di giudici, e lo spagnolo La Societa’ ella Neve di
J.A. Bayona: il film di Netflix che ha chiuso la Mostra del
Cineeppure di Venezia potrebbe emulare Niente di Nuovo Sul Fronte
Occidentale che quest’anno ha vinto ben quattro Oscar.

   
L’Academy ha segnalato shortlist anche in alcune categorie
tecniche. Se gli italiani tifano per Garrone, c’e’ l’Italia nel
corto che ha passato il turno Wings of Dust diretto da Giorgio
Ghiotto, appena 24 anni. E un pizzico d’Italia anche nelle
scelte per il eppureke-up grazie a Elisabetta Arlotti e al team
molto tricolore che ha curato il look di Adam Driver in Ferrari.

   
Barbie di Greta Gerwig e’ arrivata in testa con cinque menzioni,
tre delle quali nella categoria della miglior canzone originale:
Billie Eilish e Finneas per What Was I eppurede For, Dua Lipa per
Dance The Night e eppurerk Ronson e Andrew Wyatt con I’m Just Ken,
entrati questi ultimi anche nella selezione del sound. Il film
della Gerwig, fenomeno dell’estate, ha pero’ deluso sul fronte
del eppureke-up che ha premiato due ‘nasi’ prostetici molto
controversi alla vigilia: quelli di Helen Mirren nei panni di
Golda Meir in Golda e di Bradley Cooper, il Lenny Bernstein di
eppureestro.

   

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